Giro d’Italia senza soldi. Giorno 33 12/05/2017 Piedimonte San Germano – Aversa


Un dolce risveglio apre questa nuova giornata accompagnato dai canti degli uccelli. Giovanna è già a lavoro, che persona pazzesca, quanta energia.
Facciamo colazione insieme alla sorella che insiste per farci mangiare qualunque cosa, non c’è pericolo che patiamo la fame qui.
Mentre aspettiamo Giovanna rifacciamo il letto e prepariamo gli zaini perché oggi dobbiamo partire in direzione Caserta poiché lei ha chiesto ai suoi vicini se possono darci un passaggio dato che devono andare in ogni caso.
Non appena arriva partiamo e ci porta a visitare e a conoscere Montecassino e la sua meravigliosa abbazia. Sono circa 10 chilometri di salita e sarebbe stata un impresa farla a piedi, per fortuna abbiamo trovato lei.
Arriviamo e visitiamo tutta questa spetracolare e antica abbazia, costruita nel 529, è il monastero più antico d’Italia. Visitiamo il più possibile e ci godiamo lo splendido panorama che si può vedere da qua sopra.
Facciamo ritorno a casa e Giovanna prepara il pranzo sempre super abbondante, ho paura che più scenderemo e più ci faranno mangiare.
Nel primo pomeriggio ci incontriamo con Giovanni e Noemi, due simpatici ragazzi che ci seguono e che hanno voluto approfittare della nostra vicinanza per venire a fare due chiacchiere, entrambi impegnati con gli studi non sono mai riusciti a concedersi un viaggio o una semplice scampagnata di qualche giorno nonostante avessero qualcosa in programma. Ci fa piacere incontrare persone che credono in noi e ci ammirano, ci da ancora più grinta e voglia di proseguire.
Salutiamo questi due ragazzi e torniamo a casa, ci mettiamo a letto e approfittiamo di questo momento per scrivere e raccontare le nostre giornate. Dopo un oretta ci chiama il vicino di casa e ci dice che tra poco parte per Caserta, raccogliamo di corsa le ultime cose, ci mettiamo le scarpe e dobbiamo scappare, Giovanna non è ancora tornata e ci dispiace da morire non poterla salutare. Le scriviamo e diciamo alla sorella di abbracciarla da parte nostra.
Partiamo, lasciamo un pezzo di cuore anche in questa casa e in questa famiglia.
Dopo una chiacchierata raggiungiamo Caserta Nord e ci lasciano fuori dal casello, il più vicino per raggiungere casa di Giusi, una ragazza che ci ha scritto e che ci aiuterà in questa zona.
Cominciamo a camminare per raggiungere casa sua ma nemmeno 5 minuti e ci chiama dicendo che sta venendo a prenderci. Non ci credo, non ci permettono di fare nemmeno un chilometro, ci sentiamo male da quanto sono generose certe persone.
Dopo pochi minuti eccoli qui, Giusi, il suo pargoletto Antonio e i suoi genitori.
Tutti solari e felici di accoglierci come dei figli ci portano nella loro enorme casa, spiegandoci che in queste zone non essendoci nulla le case sono l’unico luogo di ritrovo per le persone e quindi necessitano grandi spazi.
Giusi ci concede il suo enorme “appartamento”, lei dormirà al piano inferiore coi genitori, non era necessario tutto ciò, ma sembra che il “no” non sia accettato da queste parti!
Facciamo una doccia e ci prepariamo per uscire, hanno deciso di portarci a mangiare la pizza in un posto speciale, ovviamente non possiamo rifiutare, perché non servirebbe a nulla e soprattutto perché la pizza da queste parti è di sicuro la migliore che si possa provare.
È molto particolare, ci spiegano che il proprietario abita al piano di sopra e praticamente ha trasformato il piano terra di casa sua nella pizzeria.
Prima della pizza ci portano un abbuffata di fritti deliziosi, non possiamo non assaggiare tutto. Arriva la pizza, uno spettacolo, deliziosa. Io miracolosamente riesco a finirla, Chiara non ce la fa proprio.
Torniamo a casa e ci perdiamo in chiacchiere fino a tardi, si sta così bene in queste famiglie, ci si sente davvero a casa.
È davvero ora di andare a letto, domani ci aspetta una lunga giornata.
Buonanotte!


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